Sono nato in un delizioso paese dell’entroterra marchigiano nel lontano 1966 a Orciano di Pesaro.

Era freddo e mancava poco al Natale e per cominciare subito a deliziarmi delle prelibatezze ho deciso che dovevo arrivare almeno una ventina di giorni prima.

Datosi (non è corretto ma mi piace così) che nel mio paese non c’era l’ospedale ho visto la luce a Mondavio a pochi chilometri da casa tanto quanto basta a far nascere anche la voglia del viandante.

Tutti erano contenti e si sono così riunite le famiglie di Orciano e quelle di S. Giorgio Albanese distante parecchio.

Difatti da casa per arrivare là occorre scendere tutta la regione Marche poi gli Abruzzi, il Molise, transitare attraverso le Puglie e quando si inizia a sentire un forte odore salsedinoso di cui è carico il mar Ionio manca ancora un po’,  ma ormai il più è fatto e si arriva presto.

Occorre salire una stretta strada, fittamente occupata da statuari fichi d'india, che nel tempo è rimasta intatta tranne che ora c’è asfalto.

A circa 500 metri di altitudine si trova un antico paese di pietre datato attorno al 1600 quando i primi profughi trovarono rifugio e abitarono le montagne mantenendo inalterate le loro bellissime tradizioni e la loro lingua l’arbresh.

qui puoi trovare informazioni sulla coltura arbresh

 

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